Volo Jal 717 da Tokyo per Bangkok. Ci aspettano sei ore e mezza di volo e due giri d'orologio di fuso in meno. Arrivando in anticipo di un paio d'ore in aeroporto prolunghiamo si l'attesa pre imbarco tuttavia, essendo tra i primi passeggeri, riusciamo ad occupare i posti vicino alle uscite di emergenza, molto più ampi rispetto agli altri. Il gioco vale la candela soprattutto per noi che siamo alti e per voli di una certa durata..
Volo quindi ottimo, Jal di nuovo impeccabile anzi, ancora migliore. Ieri ho prenotato via internet il nostro hotel a Bangkok per una notte: un ottimo tre stelle per 19 euro inclusi trasferimenti da/per aeroporto. Esplichiamo le pratiche doganali ed ecco all'uscita il nostro autista che ci attende con l'auto privata. Tutto perfetto. In pochi minuti siamo in hotel, stanza degna di un quattro stelle italiano. Ideale per dodici ore, domattina levataccia, abbiamo il volo Thai per Koh Samui ( 1ora e 10, 40 euro ) con trasferimento in barca prima a Koh Phangan e successivamente a Koh Tao. Koh in thailandese significa isola. Questa la nostra destinazione finale: Koh Tao, paradiso dei diving, ottimo per snorkling, relativamente non affollata di turisti visto che non è ( era ) semplicissima da raggiungere. In ogni modo ci rilassiamo un paio d'ore in Hotel e, giusto per non perdere la serata e per me riassaporare l'atmosfera thai, ci lanciamo in centro Bangkok per cena, con rapida visita ai mercati, che qui si protraggono sino a notte fonda. L'aria è pesante, carica di odori vari come spesso accade nei paesi asiatici. Decido di raggiungere il centro con i mezzi pubblici e ci imbarchiamo in un autobus colmo di thailandesi. Ventidue chilometri per capire che poco è cambiato rispetto a otto anni fa: un paese non del terzo ma sempre più concretamente del secondo mondo, ricco di contraddizioni e desideroso di emergere. La rete wifi pubblica gratuita che copre gran parte della città, contrasta con elefanti variopinti che si aggirano sui marciapiedi al “guinzaglio” di persone minute. Prendiamo la metropolitana sopraelevata per raggiungere la nostra meta finale, la zona di Patpong, ricca di intrattenimenti, mercati e vita notturna. Un fiume di persone serpeggia per le vie e ci vuole poco per capire che è zeppo di italiani: famiglie, coppie, gruppi. È comprensibile, la Thailandia ha un rapporto qualità prezzo tra i migliori al mondo e le zone del paese maggiormente accessibili sono meta dei turisti meno avventurosi. Per noi che arriviamo da Hawaii e Giappone, dove la vita costa molto di più e di italiani se ne sono contati sulle dita di una mano, è un ritorno alla realtà non apprezzato. Ma per poco, nei prossimi giorni ci aspetta la Thailandia meno battuta! Tempo permettendo perché qui è il periodo delle piogge... speriamo bene. Ci concediamo una mega cena a base di riso con verdure scottate e gamberoni reali, undici a testa, “pescati” vivi con un retino pochi secondi prima da un cameriere del ristorante, all'interno di vasche a vista degli avventori del locale. Veniamo saziati completamente da questo pasto che in Italia non avremmo potuto permetterci per meno di 90 euro a testa. ( contro i 15 spesi ora). Intanto inizia a piovere. Il mercato a cielo aperto di Patpong è ampio ed affollato. Adocchio diversi articoli che tornerò ad acquistare appena prima di ripartire per l'Australia, non voglio caricarmi di peso inutilmente, ora che sono appena arrivato. Intanto piove con insistenza, con strade semiallagate. Sono oramai quasi le due, domattina sveglia alle sei. Decido che rientreremo in Taxi ( 4 euro a testa, un'ora di tragitto!! ) per poi crollare sul mio guanciale..
2 agosto – Bye Bye Koh Tao
..e risvegliarmi stracotto all'alba. Auto privata ( 3 euro ) che ci riconsegna in aeroporto e via in volo verso Koh Samui. Dormo tutto il tempo, ci voleva. Ore 12,30 parte una barca di nuova generazione che in un'ora e trenta raggiungerà Koh Tao. Dieci anni fa avevamo impiegato otto ore...mmm..brutto segno!
La barca giunge dal mare e prima attracca, stracarica di turisti che arrivano a Samui dalla terraferma. Un'orda di persone che si accalcano verso il pontile. Intanto il porto si è riempito e la nostra tratta, la successiva, risulta superaffollata. Raggiungiamo Koh Tao e mi accorgo subito che il mio presentimento è divenuto realtà: in dieci anni è cambiato tutto. Se prima vi erano pochissime strutture in tutta l'isola, oggi pare una Rimini in tutti i sensi. Il rapporto è a mio parere di 50 strutture ricettive per ognuna che esisteva nel 1998. Un vero peccato. Supermercati, diving, bar, ristoranti, si accalcano uno dietro l'altro, è un carnaio. Chissà che cosa è successo a Phi Phi Island allora, che già non era messa benissimo. In questo clima ci accingiamo a cercare un bungalow giusto mentre la stagione delle piogge decide di ricordarci che ci siamo nel mezzo. Uno scroscio d'acqua ci infradicia e mentre ricevo picche da tutte le parti ( it's full! ) già penso di scappare appena possibile. Trovo una sistemazione decorosa di fronte al mare, ci sistemiamo e, già che siamo bagnati, ci buttiamo in acqua per un primo bagno ristoratore. Il mare è molto caldo e cristallino, pesci e barriera corallina sono sempre lì, motivo di vita e di distruzione per questo paradiso oramai perduto. Rientriamo e dopo la classica pennichella di 4 ore...... ceniamo con tonno al cartoccio sulla spiaggia. Il mio giudizio sull'isola è fortemente negativo, certo perché l'ho vista precedentemente ed era più consona ai miei ideali di viaggio. Probabile per chi ci arriva la prima volta che invece si tratti di un'isola fantastica. Credo che passeremo qui solo un paio di giorni facendo qualche escursione nelle isole disabitate vicine e per pescare al largo. Poi ci sposteremo, non ho deciso ancora dove. Se qui è così le alternative sono ben poche.
4 commenti:
Ko Lipe!Ko Lipe!Ko Lipe!Ko Lipe!Ko Lipe!Ko Lipe!Ko Lipe!Ko Lipe!Ko Lipe!Ko Lipe!
ciao come state?direi dalle foto dimagriti parecchio..qui si lavora e fa caldissimo...bella ed entusiasmante questa esperienza ...stammi bene ne' baci
Eh si... avevo portato tutta l'attrezzatura da pesca per insidiare i mostri a Ko Lipe ma purtroppo in questa stagione non partono pescherecci regolari per Koh Lipe.. monsoni monsoni maledetti! Siamo costretti a rimanere da questa parte della Thailandia.. magari ci torniamo insieme a Koh Lipe!!!
caspita con un viaggio così..altro che blog! Avresti potuto scrivere un enciclopedia...perchè non vieni a raccontare le tue esperienze e a mostrarci le tue foto anche sul sito di trivago? Di sicuro saresti l'unico che ha fatto il giro del mondo, però troveresti tanti aspiranti a farlo!
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