Sveglia all'alba e via alla ricerca di un'auto poco costosa che comprenda un'assicurazione decente. Per 80 dollari al giorno troviamo una Toyota Corolla bianca, vecchio modello, abbastanza conciata. E' ok, si parte. Tolgo il freno a mano, inserisco la retro e bum,... sdradico il paraurti dalla sua sede, distruggo il fanale sinistro e cade a terra un grosso contenitore metallico mai visto prima. Non mi sono accorto di un palo a mezz'altezza che era a filo dell'auto parcheggiata. Un bel danno. La franchigia me la sono giocata tutta, 500 dollari...shit! No problem per l'autonoleggio che in trenta secondi si scala i 500 dollari dovuti dalla mia carta di credito e, in altrettanti trenta secondi, ci consegna un'altra auto, stesso modello ma piu' recente: finalmente partiamo.
Prima sosta in una riserva di animali autoctoni: giro in barca sul fiume popolato da coccodrilli, show per noi turisti, non male. Camminando ci imbattiamo in alcuni simpatici koala e successivamente in diversi wallabi ( canguri piu' piccoli ) e serpenti. Insomma, in un paio d'ore ho visto gran parte degli animali che rendono famoso il continente australiano e mi sono esaltato per queste appaganti new entries nel mio bagaglio di esperienze vissute. Gal e Michelle sono simpatiche e stanno al gioco: Gal piu' giovane e spensierata, Michelle bella vegliardona oramai ventinovenne anche nel cervello, sulla via del tramonto.
Raggiungiamo in serata Port Duglas, a meta' strada tra Cairns e Cape Tribulation: la spiaggia e' molto ampia ma il mare non e' come mi aspettavo. Mi rendero' presto conto che tutta la costa australiana non e' l'ideale per lo snorkling. Il colore dell'acqua e' marrone, per il fondale mosso dalle onde. E' necessario recarsi sulla mitica barriera corallina per abbandonarsi ai piaceri che può trasmettere la vita sotto il livello del mare. Ci andremo più avanti. Per ora pernottiamo in un ostello decoroso a Port Duglas.
Il mattino successivo la sveglia e' alle otto, partenza per Cape Tribulation. Grandi spiagge, cartelli di pericolo per la presenza di coccodrilli, altri per stare attenti a non stirare in auto animali somiglianti a struzzi. Purtroppo la mia macchina fotografica e' fuori uso, ho lasciato il caricabatterie a Cairns quindi nulla di documentabile. Il luogo e' interessante, rilassante, la foresta pluviale ricca di animali. Incontriamo fichi secolari enormi, colline di prati,fattorie di prodotti bio come banane e fragole, piccoli villaggi sperduti dove ti chiedi che cosa la gente faccia tutto il giorno. In ogni modo, per un viaggiatore che ha girato, non vi e' nulla di nuovo in Australia. Ho sempre trovato di meglio, uniche eccezioni per canguri, koala ed altra fauna che qui sono unici. Ho la sensazione che mi abbiano finora venduto un'Australia non all'altezza delle promesse. Si tratta di una terra immensa, molto cara anche in periferia ( piu' cara di NY e Tokyo!)e che offre parecchio a livello naturalistico ma non a sufficienza per permettersi di essere cosi' costosa. Cento volte meglio la Thailandia in in quanto a rapporto qualita' prezzo. Comunque ho oltre cinque settimane per ricredermi. E soprattutto per scoprire la cultura australiana.
Altri giorni per visitare laghi e riserve popolati dai "soliti" animali ed e' ora l'ultima sera con l'auto. Rientriamo sul tardi inseguiti da un tramonto spettacolare ed abbandoniamo il mezzo dove l'avevamo preso. Ceniamo con Cesare, un amico di Matteo che era a Melburne ed ha deciso di passare a salutarlo. Dopo il nostro mezzo chilo di bistecca a testa, lasciamo Cesare e ci dirigiamo verso il Campus universitario.
Gli australiani? Il primo impatto e' che siano gente simpatica e disponibile. Approfondimenti sull'argomento con il passare dei giorni. Da una parte sono contento di fermarmi per qualche settimana in un luogo solo, disfando per la prima volta per intero le valige. Dall'altro ho paura di annoiarmi a morte per il ritorno ad una routine temporanea che e' pur sempre routine!
2 commenti:
Tanto prima o poi ci devi ritornare alla routine...quindi...
:)
cerca di non annoiarti!!!! posta un po di foto...
robyroby
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